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Battaglia nel Senato Usa sulla guerra nello Yemen

March 21, 2018

Notizie, Politica, Strategia

Il Senato degli Stati Uniti ha discusso il coinvolgimento americano nella guerra condotta dall’Arabia Saudita nello Yemen questa settimana. Tre senatori – l’indipendente Bernie Sanders, il democratico Chris Murphy, e il repubblicano Mike Lee – hanno introdotto una risoluzione che avrebbe posto fine al sostegno Usa alla guerra. La proposta è stata bocciata a maggioranza (55-44), ma il risultato finale mostra la crescente preoccupazione per la situazione nello Yemen.

La linea ufficiale del governo americano è di non essere coinvolto nella guerra. Secondo Sanders invece si tratta di un’affermazione chiaramente falsa: “Dillo a chi vede arrivare le bombe con scritto ‘Made in U.S.A.’, lanciate da velivoli riforniti dalle forze armate Usa, su bersagli scelti con l’assistenza degli Stati Uniti. Solo nel senso più stretto e legalistico si potrebbe sostenere che gli Stati Uniti non siano attivamente coinvolti nelle ostilità a fianco dell’Arabia Saudita nello Yemen”.

Il presidente della Commissione Esteri del Senato Bob Corker, che ha guidato l’opposizione alla risoluzione, ha promesso invece di calendarizzare il dibattito su una nuova autorizzazione per l’utilizzo della forza militare (AUMF). Si tratta della legge passata nel 2001 – pochi giorni dopo gli attentati dell’11 settembre – che ancora oggi viene utilizzata per giustificare le operazioni militari in numerosi paesi. L’AUMF dà di fatto all’esecutivo Usa il potere di condurre operazioni militari dovunque veda un pericolo di terrorismo. I fautori affermano che questa situazione è necessaria per far fronte alle nuove minacce, ma è fuori dubbio che nella sostanza si è abbandonato il principio stabilito nella Costituzione Usa per cui deve essere il Congresso ad autorizzare le guerre.

– Newsletter Transatlantico N. 10-2018

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