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February 15, 2017

Economia

n. 2/2017 – Finanza, progetti e imprese nel continente eurasiatico –

Verso la privatizzazione (parziale) delle ferrovie russe

Il vice Primo Ministro russo, Arkady Dvorkovich, ha dichiarato che esistono le intenzioni di privatizzare una parte delle proprietà delle ferrovie di Stato entro il 2017. Tuttavia, non è stato svelato ancora alcun piano. Fra i possibili cespiti da privatizzare Bloomberg News ha indicato anche TransContainer. Si tratta di un operatore commerciale che possiede 24.000 carri piatti, oltre 64.000 container ad alta capacità e gestisce 45 interporti. Le azioni delle ferrovie russe sono quotate alla Borsa di Mosca, mentre sul London Stock Exchange è possibile acquistare le depositary receipts.

L’Europa impone i dazi sull’acciaio cinese

Lo scorso 27 gennaio 2017, l’Unione Europea ha imposto i dazi sulle importazioni di acciaio proveniente dalla Cina e da Taiwan. Bruxelles non ha atteso di osservare le evoluzioni della politica commerciale degli Stati Uniti e ha assunto un atteggiamento protezionista, dopo lunghi mesi di accuse di dumping rivolte a Pechino. La Commissione europea ha decretato che i due paesi asiatici hanno entrambi venduto il metallo sui mercati europei a prezzi più bassi, violando così gli accordi commerciali internazionali. La decisione ha l’obiettivo di aiutare i produttori di acciaio europei che hanno sofferto a causa dell’abbassamento dei prezzi che si è verificato negli ultimi anni.

Si consolida la divergente opposizione fra protezionismo europeo e apertura alla globalizzazione da parte della Cina, che negli ultimi anni ha di fatto eliminato i dazi per le importazioni di alcuni prodotti d’acciaio provenienti dall’Europa e dagli Usa, oltre ad aver abolito le quote sulle terre rare.

La Cina acquista le miniere di carbone della Rio Tinto

La Yancoal, controllata australiana della cinese Yanzhou Coal Mining, ha acquistato per 2,45 miliardi di dollari le miniere di Hunter Valley, in Australia, dalle quali viene estratto il carbone utilizzato per la produzione di energia elettrica. Mentre Rio Tinto (il secondo operatore minerario al mondo) si appresta ad alleggerire il proprio coinvolgimento nel settore del carbone, la Yancoal aumenta il suo impegno, che la porterà ad essere la prima produttrice di carbone in Australia.

La Cina sta affrontando, in casa, una riduzione della produzione e del consumo di carbone destinato alla produzione di energia elettrica (diverso da quello usato per la produzione di acciaio).

L’AIIB investirà anche in Vietnam

Il Ministro delle Finanze del Vietnam ha reso noto che sono in corso le trattative per accogliere i finanziamenti della Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB). La Banca è interessata a individuare progetti che richiedono finanziamenti compresi fra i 100 e i 230 milioni di dollari e si vuole impegnare a finanziare almeno un progetto nell’arco del 2017.

Il Ministro, inoltre, ha dichiarato che il Vietnam ha bisogno di circa 480 miliardi di dollari di investimenti per affrontare lo sviluppo delle infrastrutture del Paese, che si vorrebbe operare entro il 2020. I settori dei trasporti e della gestione delle acque saranno i principali destinatari degli investimenti. Il Vietnam è membro fondatore dell’AIIB.

L’AIIB non si preoccupa delle dichiarazioni di Trump

Il presidente dell’Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB), Jin Liqun, ha affermato che l’istituzione che dirige è aperta alla cooperazione con gli Stati Uniti anche se questi non sono un paese membro. La continua minaccia di Trump, di assumere un atteggiamento protezionistico nei confronti della Cina, secondo Jin Liqun non rappresenta un limite alla potenziale collaborazione che l’AIIB e Washington possono intraprendere. Gli esempi di cooperazione portati a termine nel 2016, di cui Jin si è avvalso per sostenere la sua posizione, sono i progetti co-finanziati con la Banca Mondiale e con la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo.

La Gran Bretagna vuole entrare nel CPEC

L’ambasciatore britannico in Pakistan, Thomas Drew, ha dichiarato che Londra è pronta a entrare a far parte del progetto del China-Pakistan Economic Corridor (CPEC). La Gran Bretagna, oltre a intrattenere da oltre settanta anni rapporti bilaterali con Islamabad, è uno dei paesi fondatori dell’Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB), impegnata nel finanziamento di una parte dei progetti infrastrutturali del Corridoio. Per il momento non è stato rivelato quando e in che modo Londra porterà il proprio contributo. Anche altri paesi hanno espresso l’interesse di entrare nel programma di sviluppo, fra questi la Russia, la Francia e la Romania.

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