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L’accordo preliminare con la Corea del Nord

June 15, 2018

Notizie, Politica, Strategia

(free) – di Andrew Spannaus –

Si è concluso il vertice tra Donald Trump e Kim Jong-un con l’annuncio di un accordo per cominciare un processo di normalizzazione delle relazioni diplomatiche e andare verso la denuclearizzazione della penisola coreana. Si tratta di un risultato disatteso per molti, visto che i due leader si insultavano a vicenda pochi mesi fa, ma in realtà prevedibile per chi aveva già capito lo stile negoziale di Trump.

Dopo le bordate iniziali dell’anno scorso il Presidente americano ha aperto ai negoziati, compiendo un passo che ha mandato in confusione buona parte dei commentatori politici negli Stati Uniti. Infatti se prima i critici del Presidente si affrettavano a stigmatizzare la sua bellicosità, ora si trovano spiazzati “a sinistra” – per modo di dire – in quanto Trump ha concesso un incontro diretto a Kim, una legittimazione che le istituzioni americane avevano sempre evitato in passato.

L’accordo prevede un impegno alla denuclearizzazione, che – va detto – non è una grande novità se preso in termini astratti. Già in passato la Corea del Nord ha firmato documenti esprimendo questo proposito. Rimane da vedere se l’impegno sarà preso sul serio, visto che difficilmente Kim vorrà rinunciare completamente all’arma che gli ha permesso di essere considerato come un pari da Trump. Intanto l’Amministrazione americana sembra già pronta a fare qualche concessione sostanziale, come la sospensione delle esercitazioni militari congiunte con la Corea del Sud, da sempre motivo di polemiche e tensioni.

A medio termine si può prevedere una lunga serie di discussioni, e anche di litigi, sulla sincerità delle misure nordcoreane. A parte alcune azioni dimostrative, si chiederà di poter verificare la distruzione dei sistemi che permettono l’utilizzo degli armamenti, che senz’altro provocherà momenti di tensione; il tutto nel contesto – occorre ricordare – dei rapporti strategici con la Cina, attore fondamentale nella zona che ha già contribuito all’avvio delle prime trattative riconoscendo l’importanza di abbassare le tensioni con gli Stati Uniti.

A differenza dei suoi consiglieri, come il Vicepresidente Mike Pence e il Consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton, Trump non minaccia una brutta fine per Kim Jong-un sul modello libico, dando invece rassicurazioni sulla permanenza di Kim al potere. In più il Presidente americano ripete in continuazione la prospettiva di un futuro prosperoso per la Nord Corea, e la delegazione statunitense ha fatto preparare un video intitolato “A Story of Opportunity” che sottolinea la grande occasione che si aprirebbe in caso di un accordo pieno. La presentazione parla di tecnologie avanzate e mostra immagini di dighe, produzioni industriali e mediche, e anche treni a levitazione magnetica.

– Newsletter Transatlantico N. -2018

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