Putin-Xi

La cooperazione strategica russo-cinese

May 31, 2016

Economia

– di Paolo Balmas –

Durante l’incontro dei ministri degli Esteri dei paesi membri della Shanghai Cooperation Organization (Sco), a Tashkent in Uzbekistan, il rappresentante cinese, Wang Yi, ha dichiarato che la Federazione russa e la Cina intrattengono un rapporto di cooperazione strategica ormai essenziale a mantenere la stabilità internazionale. Ha aggiunto, inoltre, che la Sco è uno strumento essenziale per preservare la pace. Per questi motivi, i due paesi dovrebbero intensificare i propri rapporti e accelerare il processo di cooperazione fra l’Unione economica eurasiatica (Uee) e la Cintura economica della Via della Seta.

Di fatto, il processo è molto più veloce di quanto si percepisca e l’agenda della diplomazia dei due paesi di questa settimana lo conferma con chiarezza.

Nelle stesse ore, infatti, i vice Capo di Stato Maggiore di Mosca e di Pechino, il generale Sergey Rudskoy e l’ammiraglio Sun Jianguo, si sono incontrati nella capitale cinese per discutere le linee guida da seguire per stringere ulteriori relazioni militari. Si è parlato di riforma delle forze armate e del consenso raggiunto, che costituirà l’impeto per lo sviluppo delle relazioni fra i due paesi in generale.

I rappresentanti politici, il Segretario del Consiglio di Sicurezza russo e il Segretario della Commissione centrale per gli Affari politici e legali cinese, invece, si sono incontrati a Grozny. Hanno discusso delle modalità per affrontare questioni interne, come l’ordine pubblico, e minacce ormai condivise e persistenti sia all’interno delle rispettive nazioni che nelle regioni di confine, come il terrorismo e le rivoluzioni colorate. Sono state fissate per settembre 2016 le prossime consultazioni strategiche per la sicurezza dei due paesi.

In concomitanza agli incontri politici e militari, sono state annunciate delle iniziative economiche e finanziarie. La Russia si appresta a presentare nei prossimi giorni sedici progetti alla Asian Infrastructure Investment Bank (Aiib), per un valore complessivo di otto miliardi di dollari. I progetti di sviluppo infrastrutturale sono concentrati nella regione dell’estremo oriente russo e della costa settentrionale. Infatti, sono incluse alcune infrastrutture volte a migliorare i servizi lungo la rotta settentrionale che corre lungo la costa artica della Federazione, che fa risparmiare giorni di viaggio, tonnellate di carburante e centinaia di migliaia di dollari alle compagnie che dall’Estremo Oriente si dirigono verso il Nord Europa.

L’obiettivo di fondo, dal punto di vista finanziario, è di creare una cooperazione fra la Aiib e il Russian Direct Investment Fund (Rdif). Quest’ultimo è un fondo sovrano dal valore di circa dieci miliardi di dollari, creato essenzialmente per investire nell’equity interno russo.

L’intenzione di accelerare la cooperazione sul fronte della sicurezza, tuttavia, non è rivolta unicamente alla proiezione di un legame più profondo che si andrà costituendo nei prossimi anni. La cooperazione strategica russo-cinese è già una realtà.

L’esempio più lampante è costituito dalla Iron Silk Road, la rete ferroviaria che unisce la Cina all’Europa centrale. Lo scorso 17 maggio 2016 è partito il primo treno dalla provincia cinese della Mongolia Interna che assemblava i cargo provenienti da 47 città cinesi e diretti in Russia, nei paesi europei del blocco ex sovietico e in Europa centrale.

Il carico conteneva principalmente le basi per il mangime di polli e suini, utilizzato anche dall’industria farmaceutica, alimentare (prodotti dietetici) e cosmetica. Ma nel vicino futuro si prospetta l’esportazione dalla Cina anche di prodotti elettro-meccanici, componentistica per automobili e derivati del petrolio; mentre si importeranno dalla Russia soprattutto generi agroalimentari, come farine, sementi, olii vegetali e acqua.

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