Il Glass-Steagall britannico è una frode; porterà solo ad ulteriori salvataggi per i CDS

June 23, 2011

Economia

Il nuovo “recinto” che dovrebbe separare le banche commerciali dalle banche d’affari in Gran Bretagna, ma dai loro azionisti, annunciato lo scorso mercoledì dal Cancelliere dello Scacchiere George Osborne, non ha niente a che fare con la legge Glass-Steagall concepita e attuata negli USA. Secondo un esperto della City di Londra da noi consultato, l’annuncio del Governo Cameron di adottare le raccomandazioni della Commissione Indipendente in realtà mira a spostare la responsabilità per i salvataggi dalla City di Londra agli Stati Uniti, dove il Segretario al Tesoro Timothy Geithner e il capo della Fed Ben Bernanke sono incaricati di impedire i prossimi crac. I britannici sanno di non essere in grado di coprire gli ulteriori buchi prodotti dalla bisca finanziaria della City di Londra. Spiega l’esperto: “La Federal Reserve e il Tesoro USA si troverebbero davanti ad una richiesta urgente di attuare un altro salvataggio stile TARP delle case di brokeraggio se queste dovessero trovarsi sull’orlo del fallimento”.

Il mercato non-libero dei CDS

Un salvataggio di questo tipo non è una mera ipotesi, come dimostra il default della Allied Irish Bank (gruppo Inter-Alpha) di questi giorni. Il peso di quel mancato pagamento di 500 milioni di dollari cade su tre banche della City: Barclays, Royal Bank of Scotland, e Lloyds, che detengono i CDS (credit default swaps – assicurazioni sui titoli di debito) relativi a quei debiti. Nel 2008, dopo il crollo della Lehman Brothers, la Fed e il Tesoro USA sborsarono 186 miliardi di dollari per salvare l’AIG, che aveva assicurato i titoli Lehman. Con quell’intervento, crearono un precedente per il salvataggio dell’intero settore dei CDS.

A livello dell’Unione Europea questo processo di sostegno alle banche che emettono i titoli speculativi è già in atto. La necessità di continui pacchetti di salvataggio per paesi quale la Grecia non mira ad aiutare la popolazione o l’economia greche; si tratta di evitare che le banche straniere subiscano un bel haircut in caso di insolvenza di un paese a rischio. Ma dov’è finito il “libero mercato”? Chi ha acquistato questi titoli conosceva il rischio, e ha avuto accesso ai CDS per garantirsi contro il default. Se va male sarà risarcito, no?

Ovviamente i CDS fanno parte di un gioco truccato dall’inizio. Si vendono i titoli speculativi per fare soldi, mentre si sa che in caso di pericolo l’UE e l’FMI arrivano sempre per tappare i buchi — con i soldi dei contribuenti, e al contempo chiedendo ancora più sacrifici da parte della popolazione. Una bella garanzia per chi campa con la bolla dei derivati a livello internazionale…

Una vera Glass-Steagall – una separazione vera tra banche commerciali e banche d’affari – è più urgente che mai.

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