AR15

Gli Usa tra diritto alla difesa e sparatorie di massa

May 26, 2022

Cultura, Politica

L’ennesima sparatoria negli Stati Uniti, questa volta in una scuola elementare di Uvalde, nel Texas, ci spinge a indagare sui motivi per cui negli Stati Uniti permane la cultura delle armi, contribuendo ad una situazione apparentemente incomprensibile in cui non si riesce a cambiare le normative e almeno ridurre l’incidenza di simili episodi. Occorre capire, però, la differenza tra la tradizionale presenza di armi per motivi di difesa e di ricreazione, e la cultura particolarmente militarista e violenta che ha preso piede negli ultimi decenni. 

Per spiegare, parto dalla mia esperienza personale. Quando ho compiuto 16 anni i miei genitori mi hanno regalato un fucile, un Remington calibro .22, per essere precisi. Era una cosa abbastanza normale nelle zone semi-rurali della Virginia, dove ci eravamo trasferiti pochi anni prima, dopo aver lasciato il Bronx per motivi di lavoro e di maggiore tranquillità. Le armi erano presenti in molte case, soprattutto fucili da caccia, attività molto diffusa nella zona. Era perfino possibile saltare la scuola il primo giorno della stagione di caccia al cervo.

Io non sono mai andato a caccia, però, e quel fucile l’ho utilizzato solo qualche volta, andando  al tiro a segno con i miei genitori; loro sono andati a sparare un po’ più spesso, praticando il tiro al piattello, sport piuttosto popolare in America. Ma più che altro il fucile era lì, nel mio sgabuzzino, con una scatola di proiettili vicino, per ricordarmi che se proprio fosse accaduto qualcosa, forse avrei potuto difendermi in qualche modo.

Questa è la prima giustificazione dell’ampia diffusione delle armi negli Stati Uniti: chi vive in zone un po’ isolate e con le case molto distanziate sente il bisogno di potersi proteggere. Contro gli animali – una volta ho visto sparare ad un serpente a sonagli che stava entrando in una casa con vari bambini – ma anche contro eventuali aggressori. Non è il Far West. Personalmente non ho mai sentito qualcuno minacciare di utilizzare un fucile contro le persone, ma è evidente che la presenza di armi non può essere ignorata. In effetti funge come deterrente sapere che non si può entrare nella proprietà di altri senza mettersi a rischio; una forma di deterrenza che a volte ha un costo alto in caso di errori e malintesi, ma che è molto radicata nella storia del Paese. Per quanto può sembrare anacronistico il modello americano, bisogna sapere che sarebbe praticamente impossibile rimuovere le armi del tutto dalla società, proprio perché fanno parte di una cultura di lunga data.

Un altro livello del problema è quello delle armi di tipo militare, che riflette una cultura diversa.

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