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Siria-Petrolio

Trump tenta il blitz, contro il Pentagono

December 24, 2018

Notizie, Politica, Strategia

– di Andrew Spannaus –

Alla fine di un anno in cui gli impulsi anti-interventisti di Donald Trump sembravano essere sostanzialmente stoppati, il presidente ha annunciato all’improvviso l’intenzione di ritirare subito le truppe americane dalla Siria, e poi anche dall’Afghanistan. Non è la prima volta, per entrambi i casi. Nell’agosto 2017, sei mesi dopo l’ insediamento, Trump aveva cercato un modo di lasciare l’Afghanistan, ma alla fine fu convinto a rimanere, anzi concedendo un piccolo aumento del personale americano nel paese. Ad aprile di quest’anno, in merito alla Siria, il presidente aveva detto: “”Voglio andare via. Voglio portare le truppe a casa”. Anche qui, però, le pressioni dalle istituzioni di Washington – il Pentagono, il Dipartimento di Stato e le istituzioni d’intelligence – furono efficaci, costringendo il presidente ad un dietrofront.

Fu proprio ad aprile di quest’anno che cambiò la squadra di sicurezza nazionale dell’Amministrazione Trump, con l’arrivo di Mike Pompeo come Segretario di Stato e John Bolton come Consigliere per la Sicurezza Nazionale. Il secondo, in modo particolare, ha rappresentato un cambiamento di fase, essendo tra i neoconservatori più aggressivi degli ultimi decenni. All’inizio Bolton sembrava non remare contro gli istinti del presidente, mettendosi al servizio della sua agenda, ma con il passare dei mesi la sua influenza è cresciuta, e gli effetti sono diventati più visibili, per esempio in merito alla potenziale cooperazione con la Russia.

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