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Alpha Group - Russia Counter Terrorism Unit

La minaccia fondamentalista in Russia

March 16, 2016

Notizie, Strategia

(free) – di Paolo Balmas –

Attraverso un video diffuso (poi rimosso) la scorsa settimana su YouTube, è stata lanciata una sfida al governo e alla popolazione della Russia da parte dei rappresentanti del fondamentalismo islamico del Caucaso del Nord, che sono affiliati allo Stato Islamico.

Nel filmato, che cominciava con la ripresa dell’esplosione di un’autobomba, si chiedeva alla popolazione musulmana di tutta la Federazione russa di reagire, al fine di pretendere una regione dove instaurare la Sharia. Inoltre, si elencavano le varie modalità per sferrare gli attacchi.

La minaccia del terrorismo in Russia è giunta a un livello particolarmente alto. Soprattutto nelle repubbliche del Caucaso del Nord.

Nei giorni in cui si era diffuso il filmato un’autobomba è esplosa davanti alla moschea di Nazran, in Inguscezia, dove è rimasta ferita solo una persona.

Il 10 marzo, nella stessa regione, sull’autostrada che conduce verso la Cecenia, un pulmino che conduceva giornalisti e attivisti della Ong russa “No Torture”, è stato fermato da un commando di una ventina di uomini armati. Questi hanno sottratto i telefoni cellulari ai passeggeri e hanno dato fuoco al veicolo.

Lo stesso giorno il presidente della Collective Security Treaty Organization (Csto), Nikolai Bordyuzha, ha spiegato durante un’audizione al Parlamento armeno a Yerevan, che i paesi membri (Russia, Bielorussia, Armenia, Kyrgyzstan, Kazakistan e Tagikistan) sono il principale obiettivo attuale del terrorismo islamico.

Bordyuzha ha anche avvertito del pericolo della guerra ibrida, dovuta al rafforzarsi della presenza Nato ai confini della Csto e alla crescente provocazione esercitata sul terreno di conflitti attualmente congelati. Il compito della Csto, fondata nel 2002 con sede a Mosca, sarebbe quello di intensificare lo sforzo dei membri in ambito sicurezza, al fine di frenare la minaccia del terrorismo.

Intanto il 10 marzo erano cominciate in Tagikistan le esercitazioni congiunte antiterrorismo fra le forze armate locali e quelle russe. In totale sono coinvolte più di cinquantamila truppe, di cui duemila russe.

Il generale Joseph Votel, comandante del Central Command (Centcom) delle forze armate del Pentagono, ha dichiarato davanti alla Commissione Difesa del Senato di Washington, che i rapporti commerciali e militari di Mosca con le repubbliche dell’Asia centrale sono una minaccia per gli interessi degli Stati Uniti nella regione.

Gli occhi dell’opinione pubblica russa sono puntati all’Asia centrale anche a causa dell’omicidio che ha sconvolto il paese lo scorso 29 febbraio, quando una bambina di 4 anni è stata uccisa dalla tata (una donna musulmana dell’Asia centrale), nei pressi della stazione di Oktyabrskoye Polye della metropolitana di Mosca.

– Newsletter Transatlantico N. -2016

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