Trump rally

Trump torna a parlare

March 8, 2021

Notizie, Politica

– (free) –

Donald Trump ha fatto il suo primo discorso pubblico da ex presidente il 28 febbraio alla conferenza del CPAC, comitato politico di stampo fortemente conservatore negli Stati Uniti. Sul tema che più appassiona i media Trump è stato chiaro: non intende fondare un nuovo partito, e lascia aperta la porta ad una ri-candidatura per le elezioni del 2024. Ha parlato dei successi della sua amministrazione, lanciando forti critiche al suo successore Biden e continuando la retorica aggressiva che piace alla sua base più convinta.

Ci sono dubbi legittimi sulle prospettive future di Trump, per vari motivi. Oltre alle varie inchieste giudiziarie lanciate nei suoi confronti dai tribunali regionali, principalmente in merito a questioni fiscali, ha anche perso decine di punti di consensi tra i repubblicani con gli eventi intorno al 6 gennaio, rifiutandosi di accettare i risultati delle elezioni. Se è vero che molti elettori conservatori sostengono ancora l’ex presidente, si tratta ora di numeri inferiori rispetto al passato. Alla stessa convention del CPAC Trump ha ricevuto appena il 55% dei voti nel sondaggio per il 2024; sempre primo, ma un po’ deludente se confrontato con il tasso di approvazione di oltre il 90% tra gli elettori repubblicani negli ultimi anni.

E’ interessante, invece, vedere che tra gli stessi interpellati il 95% afferma che il partito dovrebbe continuare a promuovere le politiche di Trump. Dunque con o senza di lui, la base conservatrice ha deciso quale direzione vuole seguire. Trump stesso dovrebbe prendere nota, in quanto nel suo discorso al CPAC si è concentrato molto sui temi “caldi” a livello culturale, ma pochissimo su quelli che gli hanno permesso in passato di espandere i consensi oltre gli elettori più schierati: la politica industriale, e il rigetto del metodo del cambiamento di regime. Alcuni repubblicani dell’ala populista insistono su questi punti nelle loro dichiarazioni pubbliche, mostrando di aver capito la strada da intraprendere per continuare il riallineamento dell’elettorato americano. Trump stesso, se vorrà rimanere in partita, dovrà ricordare che i suoi modi sfrontati portano al successo sostenibile solo se legati ai temi che trovano ampia risonanza tra un elettorato ancora fortemente scettico delle politiche dell’establishment nell’epoca della globalizzazione.

– Newsletter Transatlantico N. 9-2021

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