Pipeline

I Balcani ancora terra di confine e dispute

April 18, 2019

Economia, Politica, Strategia

– di Paolo Balmas –

All’inizio di questa settimana, il primo ministro cinese Li Keqiang ha incontrato la sua controparte croata, Andrej Plenkovic, per siglare una serie di accordi economici che segnano l’ingresso della Croazia nella Belt and Road Initiative. I Balcani saranno attraversati da una delle arterie della Cintura economica che unisce le coste della Cina ai porti europei, via mare e via terra. La Via della Seta dei Balcani, come è stata a volte chiamata, procede dal porto del Pireo in Grecia e attraversa Belgrado, in Serbia, per finire nel cuore dell’Europa a Budapest, in Ungheria. Bracci secondari del corridoio uniranno i paesi limitrofi in una nuova rete commerciale ad alta velocità. Mentre i lavori per ammodernare le tratte ferroviarie in Grecia e in Serbia sono in corso, in Ungheria hanno subito ritardi per questioni burocratiche, dopo i dubbi relativi al bando per l’assegnazione dei lavori. Le imprese e le banche di Stato cinesi sono le principali promotrici di tutti questi progetti infrastrutturali, che riguardano porti, interporti e snodi ferroviari. La Cina, nei Balcani, ha vinto anche il suo primo bando indetto dall’Unione Europea. Pechino sta tentando di portare avanti i lavori in contesti istituzionali differenti.

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