Trump serio

La tentazione dell’impeachment

December 18, 2018

Notizie, Politica

– di Andrew Spannaus –

All’indomani delle elezioni mid-term negli Stati Uniti quasi tutti i commentatori erano concordi: l’impeachment di Donald Trump non s’ha da fare, in quanto si è ben lontani dai voti necessari per condannare il presidente in un Senato a controllo repubblicano, e sarebbe comunque un rischio politico troppo grosso per i democratici, che potrebbero cadere nella trappola di uno scontro personale che svierebbe il dibattito politico dai loro punti più forti. Dopo poche settimane, però, in concomitanza con l’iperattività del Procuratore Speciale Robert Mueller, i toni hanno cominciato a cambiare. Ora cresce la tentazione tra i democratici di sferrare un attacco frontale a Trump, in quanto la conclusione delle indagini sul Russiagate sembra avvicinarsi, e l’esito pare scontato: si affermerà che Trump abbia commesso dei crimini nel corso della campagna elettorale del 2016.

In questi giorni il caso più discusso è il pagamento fatto da Trump alla pornostar Stormy Daniels, veicolato attraverso l’ex avvocato del presidente Michael Cohen. Cohen ha scelto di collaborare con Mueller, per evitare di aggravare la propria posizione. Il 12 dicembre è stato comunque condannato a 3 anni di prigione, reo di aver mentito al Congresso e di aver violato le leggi sul finanziamento delle campagne elettorali, ottemperando alla richiesta di Trump – identificato nelle indagini solo come “individuo 1” – di dare i soldi alla donna per evitare che parlasse pubblicamente nel corso della campagna.

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