(free) – di Paolo Balmas –
Dal 1 gennaio 2017 è entrata in vigore in Cina la nuova legge che regola le società non-profit. Queste dovranno registrarsi presso le forze di polizia locali e ricevere il patrocinio di apposite agenzie governative. Inoltre, dovranno comunicare regolarmente alle autorità un resoconto delle proprie attività.
Gli attivisti delle non-profit, in particolare quelli impegnati nella promozione della democrazia e nella salvaguardia dei diritti umani, si sono detti incerti sul proprio futuro. Il controllo di Pechino, rivolto a quelle attività che possono essere in qualche modo considerate destabilizzanti per il governo e l’ordine pubblico, potrebbe portare a riconsiderare la propria presenza sul territorio.
Il governo di Xi Jinping ha assunto l’impegno di limitare ogni possibile influenza esterna capace di sollecitare l’opinione pubblica contro l’attuale organizzazione dello Stato. In particolare, la necessità è stata avvertita in seguito alle proteste di Hong Kong che, secondo le autorità cinesi, erano appoggiate da non-profit straniere.
– Newsletter Transatlantico N. 2-2017
January 7, 2017
Notizie, Politica