Wang Yi

La Cina difende il multilateralismo

September 29, 2017

Notizie, Politica

– di Paolo Balmas –

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che si è conclusa lo scorso 20 settembre 2017, è stata il momento perfetto per la difesa del multilateralismo da parte della Cina, in risposta al crescente sentimento nazionalista e protezionista che occupa il dibattito politico occidentale. Sull’onda dell’idea comune di riformare le Nazioni Unite e adattarle al mondo attuale, la Cina, sostenuta dalla Russia, ha proposto l’ingresso degli altri paesi Brics (Brasile, India e Sud Africa) nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Pechino ha sposato una visione multipolare del sistema economico-politico che si è creato dalla fine della Guerra fredda e il governo del presidente Xi Jinping la mantiene come principio fondamentale per affrontare le sfide del proprio programma economico e finanziario di espansione globale.

Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha espresso esplicitamente la difesa del multilateralismo e ha indicato la 2030 Agenda for Sustainable Development, insieme al Trattato di Parigi del 2015 sul cambiamento climatico, come due pilastri della riforma della governance economica mondiale. Secondo il Ministro bisogna mantenere un sistema commerciale multilaterale e rafforzare la coordinazione fra i paesi in tema di macroeconomia. Una posizione in contrasto con l’auspicato ritorno allo Stato come principale attore delle relazioni internazionali, proposto in primo luogo dal presidente Donald Trump e da altri esponenti della politica occidentale. Di fatto, l’atteggiamento protezionista sta crescendo, soprattutto in Europa, sia nei singoli paesi che nelle istituzioni centrali dell’Unione.

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