Trumka

I democratici tentano di ricucire con i sindacati

November 4, 2017

Notizie, Politica

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I dirigenti del Partito democratico Usa hanno intrapreso il tentativo di ristabilire i rapporti con alcuni degli elettori che li hanno abbandonati nelle ultime elezioni. Un segmento importante è quello dei lavoratori sindacalizzati, che nonostante il forte sostegno dato ai democratici dai tempi di Franklin Roosevelt in poi, nel 2016 hanno fornito un numero importante di voti a Donald Trump, permettendogli di vincere gli stati (ex) industriali come Michigan, Pennsylvania e Wisconsin. Sono stati infatti i lavoratori del Nord, e non i razzisti del Sud, a rappresentare il margine decisivo per Trump, che ha migliorato la performance tra gli iscritti ai sindacati di 13 punti percentuali rispetto al candidato repubblicano di 4 anni prima, Mitt Romney.

Ora i democratici di Camera e Senato, guidati da Nancy Pelosi e Chuck Schumer, hanno presentato un nuovo piano per rafforzare il movimento sindacale negli Stati Uniti, dove i lavoratori che vi partecipano sono ormai meno dell’11 per cento del totale. Si punta, tra l’altro, a rimuovere le leggi punitive per i sindacati che sono state varate in alcuni stati americani, e a sanzionare le società che contrastano i sindacati in modo sleale. I democratici hanno inserito il piano tra le proposte della piattaforma “Better Deal”, nome che richiama i grandi interventi di Franklin Roosevelt negli anni Trenta e Quaranta.

Il presidente della confederazione dei sindacati Usa AFL-CIO, Richard Trumka, è stato franco nel valutare la situazione: “Bisogna essere perfettamente onesti; in passato i democratici hanno perso una parte del loro legame con la gente lavoratrice nelle nostre comunità che per generazioni avevano costituito la loro base [politica]… Ma queste proposte rafforzeranno tale legame”.

Nei mesi immediatamente successivi all’elezione di Trump, Trumka si era smarcato dalla tendenza democratica ad un’opposizione totale al nuovo Presidente, dichiarandosi disposto a lavorare con Trump se avesse deciso veramente di mettere in atto le sue promesse elettorali in merito all’economia reale. Ad agosto di quest’anno, invece, Trumka ha detto che la speranza era in buona parte svanita, citando la mancanza di azioni significative da parte della Casa Bianca sui temi delle infrastrutture e della ripresa delle manifatture.

– Newsletter Transatlantico N. 46-2017

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