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Trump sceglie Tillerson come Segretario di Stato

December 19, 2016

Notizie, Politica

(free) – di Andrew Spannaus –

La scelta di Rex Tillerson come Segretario di Stato completa i principali nomi del futuro gabinetto dell’Amministrazione Trump. Il CEO della multinazionale petrolifera ExxonMobil è una figura che conferma la linea di apertura diplomatica nei confronti della Russia annunciata e difesa da Trump, in quanto Tillerson ha avuto rapporti diretti con Vladimir Putin e ha perfino ricevuto un’onorificenza dal Presidente russo.

Stando ad un retroscena pubblicato dal Washington Post, il Presidente eletto nemmeno conosceva Tillerson, ma non era soddisfatto dei nomi che stava valutando per la posizione: Rudolph Giuliani, Mitt Romney, David Petraeus e Bob Corker. Ad un certo punto è stato l’ex segretario alla Difesa Robert Gates a suggerire Tillerson a Trump, avendolo conosciuto nel suo lavoro di consulenza nel settore privato insieme a Condoleezza Rice. Così un repubblicano dell’establishment ha fornito a Trump l’idea per fare una scelta non-convenzionale per la diplomazia americana.

Trump e il suo futuro consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn stanno incontrando resistenze significative dentro il Pentagono in merito al rapprochement con la Russia. E’ in corso un dibattito pubblico e anche privato sull’atteggiamento nei confronti della Russia, e dal sistema di sicurezza nazionale si dice che anche un accordo sulla Siria non sarà garanzia di un’intesa sull’Ucraina e sugli altri dossier delicati. Tillerson è visto molto male dalla stampa e dai democratici, sia per il suo ruolo a capo di una società petrolifera – considerata la vecchia economia, poco in linea con le esigenze ambientaliste – sia per la sua vicinanza a Putin. E ci sono senatori – sia democratici sia repubblicani – pronti a votare contro la sua conferma perché rifletterebbe un appoggio indiretto per chi “ha invaso l’Ucraina”.

Intanto Trump continua a girare il paese a fare comizi di “ringraziamento” agli elettori. Nel corso di un evento nel North Carolina la scorsa settimana, il Presidente eletto ha esposto la sua visione dell’utilizzo della forza militare:

“Smetteremo di fare a gara a rovesciare i regimi stranieri di cui non sappiamo niente… Questo ciclo distruttivo di interventi e di caos deve finalmente finire. Utilizzeremo le forze militari solo quando sarà nell’interesse degli Stati Uniti. Vogliamo rafforzare le vecchie amicizie e cercarne delle nuove… Rafforzeremo le nostre forze armate non come atto di aggressione, ma come atto di prevenzione”.

– Newsletter Transatlantico N. 85-2016

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