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Il Governo italiano e Glass-Steagall

February 13, 2016

Economia, Notizie

– di Andrew Spannaus –

Mentre il Governo Renzi metteva gli ultimi ritocchi al decreto sulle BCC è stata sollevata di nuovo in Parlamento la proposta per separare le banche ordinarie dalle banche che partecipano al mercato speculativo. Durante la presenza al Senato del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan lo scorso 4 febbraio, la Senatrice Laura Bottici del Movimento Cinque Stelle ha chiesto “se il Governo non ritenga fondamentale procedere, nel più breve tempo possibile, verso una separazione netta tra banche d’affari e banche commerciali…

Bottici ha continuato spiegando che “Questa separazione, infatti, consentirebbe di prevenire il rischio di contagio sistemico che la crisi delle banche interconnesse porta con sé, anche prendendo atto delle evidenze che mostrano come non sempre le banche di maggiori dimensioni si siano dimostrate più efficienti ma, anzi, un eccessivo livello dimensionale abbia finito con il gravare gli istituti di credito di ulteriori oneri, anziché abbatterne il rischio.

“La separazione delle attività bancarie consentirebbe di salvaguardare meglio i risparmi dei cittadini anche perché eliminerebbe i conflitti d’interesse interni agli istituti di credito che svolgono sia attività di raccolta del risparmio che attività d’investimento e permetterebbe, inoltre, di incoraggiare l’allocazione delle risorse nei confronti dell’economia reale, a discapito delle attività speculative che hanno contribuito all’ipertrofia dei mercati finanziari”.

Nella sua risposta Padoan ha dato atto del dibattito sul tema della separazione, associata alla famosa legge Glass-Steagall varata negli Stati Uniti nel 1933 e abrogata nel 1999.

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