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Wal-Mart alla conquista della Cina

May 8, 2015

Economia, Notizie

(free) – di Paolo Balmas –

Il gigante statunitense della vendita al dettaglio Wal-Mart Stores Inc, ha annunciato la scorsa settimana la nuova politica espansionistica in Cina. Fra il 2015 e il 2017 apriranno 115 nuovi punti vendita, per lo più concentrati nelle città di Shanghai, Shenzhen e Wuhan, per un totale di circa 19.000 posti di lavoro.

L’esperienza cinese quasi ventennale di Wal-Mart è cominciata a Shenzhen nel 1996, quando apparvero le prime insegne di Supercenter e Sam’s Club. Da allora l’impresa ha raggiunto i 411 punti vendita (gennaio 2015) in 165 città. Inoltre, possiede venti centri di distribuzione. Di questi ultimi, 11 sono interamente concentrati sui prodotti freschi agroalimentari (core-business di Wal-Mart China). Gli impiegati sono più di centomila e il 99,9% di questi sono di nazionalità cinese; il 40% sono donne e la metà di queste ricopre ruoli gestionali (esplicita politica d’impiego).

L’annuncio di Wal-Mart giunge in un momento apparentemente poco propizio. Le vendite al dettaglio sono in calo. Tra novembre 2014 e gennaio 2015, la sezione cinese ha registrato un negativo dello 0,7%. Le previsioni indicano ulteriori cali. In più Wal-Mart China esce da un 2014 durante il quale sono stati chiusi 29 negozi. Sono previste altre chiusure per il 2015, che colpiranno i centri che hanno subito le perdite maggiori. Malgrado ciò gli investimenti per il futuro sono ambiziosi. Infatti, oltre all’apertura dei 115, si è parlato anche della ristrutturazione di oltre 50 punti vendita; un’operazione che costerà circa 60 milioni di dollari.

McMillon, il Ceo di Wal-Mart, sta anche investendo milioni di dollari (più di 400 in due anni) per acquisire la conformità alla nuova US Foreign Corruption Practices Act.

La notizia è indicativa per riscontrare le aspettative rispetto al mercato interno della Cina. La politica attuale di Xi Jinping ha come obiettivo principale il rilancio del mondo rurale cinese (si veda l’Analisi di Transatlantico del 6 maggio 2015). Se a ciò si aggiunge il piano di urbanizzazione dei centri della Zona economica chiave della Cina, ovvero il bacino del fiume Azzurro, si comprende quali siano le potenzialità di crescita che si trovano sullo sfondo dello scenario in cui è stata effettuata la scelta.

Tuttavia l’espansione di Wal-Mart in Cina riflette anche il tipo di crescita che seguirà. Negli Stati Uniti il gruppo rappresenta il maggiore esempio di grande distribuzione che domina il mercato attraverso la politica dei prezzi bassi, non solo intesi come costo di vendita al dettaglio per i consumatori. Soprattutto, la politica è rivolta ai produttori. In questo modo, l’internazionalizzazione dell’azienda è rivolta essenzialmente ai paesi dove il costo della forza-lavoro è più basso e gestibile. Il risultato è che ora Wal-Mart sarà il tramite fra i consumatori cinesi che acquisteranno i propri prodotti e la manodopera sfruttata che li produce in casa.

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