Yatsenyuk annuncia le riforme strutturali in Ucraina

December 18, 2014

Economia, Notizie, Strategia

(free) – Il programma di riforme del nuovo governo ucraino è stato annunciato due settimane fa dal Primo Ministro Arseniy Yatsenyuk, sotto lo slogan “decentralization, deregulation, e de-bureaucratization“. “Yats” – come lo aveva chiamato il Vicesegretario di Stato Usa Victoria Nuland nella famosa telefonata in cui mandò a quel paese l’Unione Europea e i suoi sforzi diplomatici durante le proteste del Maidan – ha promesso cambiamenti radicali per avvicinare l’Ucraina all’Europa, con l’obiettivo ultimo di diventare membro dell’Ue.

Alcuni dei punti annunciati per i prossimi due anni sono:

– il taglio del 10% della spesa pubblica

– la fine dei controlli sui prezzi dell’energia

– la liberalizzazione del mercato del lavoro

– la riforma delle compravendite dei terreni agricoli.

Ci sono anche obiettivi importanti come l’assicurazione sanitaria universale e l’introduzione di standard europei in vari settori, ma come sanno i cittadini attuali dell’Ue, i tagli alle spese e le liberalizzazioni possono essere molto dolorosi; pertanto aumentano le preoccupazioni per la stabilità dell’economia ucraina nel prossimo periodo.

Il fervore con cui si intende perseguire le riforme di stampo liberista ricorda i programmi di “terapia choc” attuati nei paesi dell’Europa orientale dopo la disintegrazione dell’Unione Sovietica, che dopo pochi anni portarono ad una forte reazione collettiva in numerosi paesi, dove la popolazione aveva sperato in un rapido miglioramento del proprio tenore di vita dopo i decenni del comunismo.

Un esempio di chi continua con questa strategia oggi è Anders Aslund, noto economista svedese che fece da consigliere a diversi governi dell’Est proprio durante il periodo di transizione degli anni Novanta. In un recente articolo postato sul sito del Peterson Institute – organismo che negli Stati Uniti lavora costantemente a favore di forti tagli al bilancio pubblico, prendendo di mira in modo particolare le pensioni e la sanità – Aslund scrive: “Il Governo deve tagliare presto la spesa pubblica, offrendo alla nazione un pacchetto di austerità come regalo di Natale. La delegazione del Fondo Monetario Internazionale visiterà l’Ucraina la prossima settimana… Occorre fare una buona impressione sui donatori occidentali per poter procurarsi gli altri 15 miliardi di dollari di cui ha bisogno il Paese per il prossimo anno“.

Aslund è tra quelli che lamentano la difficoltà dell’affermarsi dei valori democratici in Russia e nei paesi vicini, senza rendersi conto del contribuito fondamentale al problema portato da chi confonde la libertà e i diritti civili con le liberalizzazioni che spesso finiscono per favorire solo i grandi gruppi finanziari.

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