Iran: i prossimi passi nelle trattative sul nucleare

June 19, 2013

Strategia

 

Dopo la rielezione del Presidente Obama nel novembre 2012 si è aperta una finestra di opportunità nel dialogo con l’Iran, per evitare la spinta verso l’escalation che fino all’estate scorsa sembrava prevalere. L’Amministrazione USA – seppure non omogenea e sotto pressioni crescenti dal proprio Congresso e dagli “alleati” come Francia e Gran Bretagna – è riuscita a spuntare il pericolo Netanyahu almeno temporaneamente.
A fine marzo, prima delle imminenti trattive ad Almaty, Kazakhstan, l’autorevole giornalista americano David Ignatius nel suo commento regolare sul Washington Post sottolineava questo cambiamento, scrivendo tra l’altro:
Obama ha tirato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu verso la posizione statunitense circa un intervento militare contro l’Iran. Netanyahu ha detto che “se l’Iran decidesse di sviluppare un’arma nucleare – cioè di produrre proprio una bomba – allora… ci vorrebbe circa un anno”. Ha detto che gli Stati Uniti e Israele condividono una “valutazione comune” in merito all’Iran. E’ sembrato essere vicino…
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