La Federal Trade Commission (FTC), l’agenzia federale statunitense per il commercio, insieme a 17 degli 50 stati americani, ha intentato una causa contro la più grande società di vendite online al mondo, Amazon. L’accusa è quella di aver utilizzato la sua posizione dominante nel settore per arricchire se stessa a scapito dei consumatori. Si tratta di uno scontro atteso e annunciato che potrebbe avere grandi conseguenze per l’organizzazione delle vendite e l’economia in generale negli Stati Uniti.
Nell’atto introduttivo, la FTC afferma che “Una singola società, Amazon, ha preso il controllo di una buona parte dell’economia delle vendite online…”, causando danni “sia alle decine di milioni di famiglie americane che fanno regolarmente acquisti sul superstore online di Amazon, sia alle decine di migliaia di aziende che dipendono da Amazon per raggiungere tali consumatori”. Tra le accuse, si sostiene che la società abbia fissato “artificialmente prezzi alti” grazie al suo monopolio in molte aree delle vendite online, e che, pur essendo un canale essenziale per molti commercianti, la piattaforma promuova i propri prodotti a discapito di altri produttori, danneggiando la concorrenza in generale.
La FTC è un’agenzia indipendente dello Stato, ma i suoi commissari sono nominati dalla politica. Attualmente, la presidente della Commissione è Lina Khan, una donna di soli 34 anni che ha avuto una rapida ascesa nella sua carriera, concentrandosi proprio sul tema dell’antitrust. Nel 2017, anno in cui ha completato i suoi studi alla Yale Law School, Khan ha pubblicato un articolo volto a dimostrare che il solo parametro dei prezzi al consumo non è sufficiente per valutare la competitività di un mercato. Ha utilizzato come esempio proprio il predominio di Amazon. Nel 2021, quando Khan è stata scelta da Joe Biden per guidare la FTC, Amazon si è opposta pubblicamente alla sua nomina, ma senza successo.
oppure
Iscriviti – solo 1 euro al mese!
October 1, 2023
Economia, Notizie