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Evergrande

Evergrande e il futuro dell’economia in Cina

October 8, 2021

Economia

– di Paolo Balmas –

La crisi del gigante cinese del real estate, Evergrande, è al cento di discussioni sui principali giornali economici del mondo. L’amore del giornalismo per le catastrofi ha fortemente inciso sulle analisi e sui giudizi relativi alle condizioni generali dell’economia e del sistema bancario cinesi. Troppo spesso Evergrande è stata paragonata alla banca americana Lehman Brothers, che ha cessato di esistere nel 2008. La bancarotta di Lehman Brothers è stata un effetto della crisi, ma anche una causa necessaria per l’interventismo di stato americano, dal bail-out delle banche alle direttive per gli investimenti nell’immediato dopocrisi. In ogni caso, sembra difficile poter promuovere paralleli fra le due, visto che Evergrande non è nemmeno una banca, ma un gruppo con grandi interessi in vari settori, tra cui lo sviluppo edilizio è soltanto uno (probabilmente il più remunerativo). Evergrande è attiva nel campo dei pannelli solari, delle auto elettriche, dell’industria agroalimentare, possiede una squadra di calcio e uno stadio e, come molte delle concorrenti globali, la sua holding ha sede a George Town, sulle Isole Cayman.

Poche settimane fa, Evergrande aveva dichiarato di avere potenziali problemi a pagare gli interessi annuali relativi a un bond, con scadenza il 23 settembre scorso. Giunti alla data, i problemi di liquidità di Evergrande si sono manifestati. Da allora sono scattati i 30 giorni di tempo per dichiarare il default. L’azienda ha suggerito di prepararsi al peggio, ma ha anche venduto alcuni dei suoi asset per racimolare liquidi. Il governo sembra non reagire con forza, a parte una serie di piccole iniezioni di capitale nei mercati. Con circa 420 miliardi di dollari in passività, di cui una quantità enorme di debito verso le banche che l’hanno sostenuta nelle sue imprese, Evergrande sembra una bomba che sta per esplodere e innescare una crisi senza precedenti nell’economia cinese. Ma in Cina, alla presenza di una bolla immobiliare non è detto che corrisponda l’esistenza di una bolla finanziaria. Almeno non come quella americana, impantanata negli investimenti di derivati etichettati con valutazioni falsate. La crisi di Evergrande non rappresenta la crisi dell’economia cinese, ma un cambio di rotta.

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